Mysterium iniquitatis

Uomo odierno spesso non capisce che cos’e il peccato? Tante volte parlando dei peccati usiamo linguaggio che sembra piu estetico che etico/teologico. La visione del peccato, presente nella cultura contemporanea e diffusa anche tra i credenti, talvolta sembra falsa, povera o addirittura ridicola e percio poco utile per descrivere in modo suficiente tutta la realta del male. L’articolo descrive realta del peccato cercando di ricuperare dimensioni piu significativi della realta del male nell’uomo. Partendo dal declino della consapevolezza del peccato, decritto nel magistero degli ultimi papi, si cerca rispondere alla domanda: che cos’e il peccato? dove cercare la sua origine? e quali sono le sue conseguenze per la nostra vita terrena ed eterna? L’articolo presenta visione biblica del peccato e il modo di presentazione del male nella tradizionale e odierna teologia morale. Soprattutto si sottolinea la dimensione religiosa di misterium iniquitatis - che e una realta non comprensibile senza chiaro riferimento alla misericordiosa figura di Dio, del senso religioso del cammino d’uomo e della sua ultima e decisiva predestinazione. Insomma: non possiamo mai comprendere il mistero del male presente nell’uomo senza prendere in considerazione la storia di salvezza, anzitutto il mistero della morte e risurrezione di Cristo. Grazie alla misericordia divina, il mistero del peccato dell’uomo si trasforma nel mistero della pieta. Cosi la visione cristiana del peccato non porta ansia e paura appesantita dal pessimismo e mancanza di speranza. Il mistero del perdono offertoci nel sacramento della penitenza da Cristo Risorto ci ridona la forza di sentirci peccatori pero riconciliati ed amati da Dio. Percio la Chiesa, in Sabato Santo, con piena voce canta l’inno di gloriosa vittoria”: “O felice colpa”, lodando non peccato ma Cristo Redentore.