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The symbolism of Poland and its rulers in the "Dichiaratione dell’arco fatto in Padova nella venuta della Serenissima Reina Bona di Polonia"
Il presente articolo ha come scopo l’analisi della simbologia riguardante la Polonia e la casata regnante degli Jagelloni, rappresentata, insieme ad altre istituzioni, in un arco di trionfo temporaneo, realizzato nel 1556 in occasione dell’arrivo a Padova della regina Bona Sforza. Le autorità cittadine chiesero ad Alessandro Maggi, erudito padovano e collezionista di antichità, di occuparsi dell’allestimento dell’arco progettato dall’architetto veronese Michele Sanmicheli, e di arricchirlo di un apparato simbolico-decorativo. Al fine di immortalare l’evento, il padovano decise di scrivere e di dare alle stampe, in forma di lettera aperta, "Dichiaratione dell’Arco fatto in Padova nella venuta della Serenissima Reina Bona di Polonia", una cronaca in cui non si limitò solo a narrare il soggiorno di Bona nelle terre della Repubblica di Venezia e il corteo festoso che ebbe luogo a Padova, ma in cui descrisse anche minuziosamente la struttura dell’arco, chiarendone, almeno in parte, la simbologia. In particolare, l’analisi iconografica e iconologica delle rappresentazioni allegoriche e delle iscrizioni selezionate ci permetterà di comprendere il suo livello di conoscenza di quel regno di cui Bona Sforza, consorte di Sigismondo I, era stata regina per quasi quarant’anni, così come quali significati Maggi, attraverso interpretazioni personali e l’applicazione della sua profonda conoscenza del mondo dell'antica Roma all’epoca a lui coeva, intendeva trasmettere agli astanti.