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Il culto del corpo : una prospettiva genealogica e biopolitica
L’attenzione maniacale al corpo e alla salute che si osserva nella società contemporanea è stata ricondotta da Zygmunt Bauman allo sgretolamento dei valori tradizionali. Gli individui, non potendosi più identificare con la propria comunità di destino, si arroccherebbero in difesa del proprio corpo. L’articolo mostra che questa ipotesi può spiegare solo parzialmente il fenomeno. Assumendo una prospettiva genealogica, si scopre infatti che il culto del corpo è una delle più radicate specificità culturali dell’Occidente e, soprattutto, che non è affatto in contrasto con il paradigma comunitario. Lo ritroviamo nella biopolitica dei regimi capitalisti, già studiata da Michel Foucault, ma anche in quella dei regimi totalitari, fascisti e comunisti, votati all’espansione, alla lunga durata e alla totale identificazione dei propri membri. La sorgente della religione della salute, come correttamente evidenzia Friedrich Nietzsche, va piuttosto cercata nelle radici greco-romane dell’Occidente.
The obsessive attention to the body and health which is observed in contemporary society has been linked by Zygmunt Bauman to the crumbling of traditional values. Individuals, no longer able to identify with their community of destiny, are perched in defense of their bodies. The article shows that this hypothesis can explain the phenomenon only partially. Assuming a genealogical perspective, we may discover that the worship of the body is one of the main cultural features of the West and also that it is not in conflict with the Community paradigm. We can find it in the biopolitics of the capitalist regimes, already studied by Michel Foucault, but also in the biopolitics of totalitarian regimes, both fascist and communist ones, aspiring to expansion, endurance, and the total identification of their members. The source of the religion of health, as Friedrich Nietzsche correctly points out, is rather to be sought in the Greek-Roman roots of the West.