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La finzione autobiografica tra mistificazione e paradigma universale nel "Secretum meum" di Petrarca
Abstract: Petrarch’s customary reliance on autobiographical themes serves as a guiding principle
to nearly all of his works. The Secretum meum is perhaps his most autographical text. It is a treatise
in the form of a dialogue in which the speakers, Francesco and Augustine, are characters alluding to
Petrarch and St Augustine. The analogies between their respective itinera conversionis determine
the strategies endorsing their paradigmatic dimension. In this article, I show that Petrarch uses his
own individual case as a point of departure to embark on general discourse; that the Augustinian
conflict between ‘the inner man’ and ‘the outer man’ serves as the framework for the construction
of the dialogue; and that the story of Francesco’s moral crisis and his attempts to surmount it assume
a universal meaning. I also discuss Petrarch as a master of mystification, brilliant at conjuring up
an image of himself and cultivating his autobiographical myth built up of a blend of fact and fiction.
From the very outset, the reader is up against an instance of unintended internal mystification:
Augustine accuses Francesco of unwitting self-deception regarding his deplorable moral condition.
By the end of the Secretum, Francesco manages to renounce his weaknesses, recovers his selfcontrol,
and resolves to lead a life of virtue. However, Augustine is not at all sure whether his
therapeutic methods have indeed worked. Perhaps writing will be the best remedy.
Riassunto: Per Petrarca l’autobiografismo diventa il filo conduttore di quasi tutta la produzione
letteraria. L’opera più autobiografica è forse il Secretum meum, trattato in forma di dialogo i cui
interlocutori, Francesco e Agostino, alludono a Petrarca e a sant’Agostino. Le analogie tra l’iter
conversionis dell’uno e dell’altro sono strategie che confermano la dimensione paradigmatica
di entrambi. Nell’articolo si cerca di dimostrare come Petrarca a partire da un caso individuale
sviluppa un discorso generale, come il conflitto agostiniano tra “uomo interiore” e “uomo esteriore”
costituisce un’asse portante intorno alla quale è costruito il dialogo e come si universalizza la storia
della crisi morale di Francesco e dei tentativi di superarla. Inoltre, l’articolo ha come obiettivo
presentare Petrarca come geniale mistificatore che ha saputo creare la propria immagine e coltivare
il mito autobiografico in cui confonde verità e finzione. Fin dall’inizio si ha a che fare anche con
la mistificazione interna non intenzionata, in quanto Agostino accusa Francesco di ingannare se
stesso sul motivo della propria miseria morale, senza esserne consapevole. Il proposito da parte di
Francesco di abbandonare le proprie debolezze riacquistando il dominio di sé si fa faticosamente
strada verso la fine del Secretum, ma Agostino non ha nessuna certezza che i suoi metodi
„terapeutici” siano stati efficaci. Forse la cura reale è la scrittura.