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Spiritual and immortal machines of the future : technological singularity in Ray Kurzweils scientific prophecies
L’anno di svolta della storia universale sarà il 2029. Questa, perlomeno, è la previsione di Raymond Kurzweil, forse il più audace tra i futurologi. Secondo i suoi calcoli, tra dodici anni, l’intelligenza artificiale riuscirà a trascendere i limiti del cervello umano, fermo a una capacità computazionale di soli cento trilioni di connessioni, tra l’altro piuttosto lente. Da quel momento in avanti, tutto cambierà in modi e tempi estremamente rapidi. Sedici anni più tardi, nel 2045, avverrà la cosiddetta Singolarità tecnologica, evento che consentirà all’uomo, ormai ibridatosi con le proprie macchine, di superare problemi che lo assillano da sempre: limiti cognitivi, deficit morali, scarsità di beni, invecchiamento, malattie, morte.